Cosa sono i prodotti sfusi? È una domanda che ci viene rivolta spesso, con un misto di curiosità e sorpresa. In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza e a sfatare alcuni falsi miti. Innanzitutto diamo una definizione: i prodotti sfusi sono tali perché privi di imballaggio e la loro vendita è effettuata a peso o a litro. Possono essere venduti in modalità sfusa gli alimentari, il vino e le bibite, gli articoli per la cura della persona e la detergenza della casa, i prodotti erboristici e il pet-food. Questo tipo di acquisto era normale fino pochi decenni fa, quando le nostre mamme e i nostri nonni facevano la spesa nelle botteghe alimentari sotto casa e acquistavano ciò di cui avevano bisogno nelle quantità desiderate, evitando qualsiasi spreco. L’avvento della grande distribuzione ha poi radicalmente mutato gli stili di vita e di acquisto, facendo leva sul risparmio di allettanti “pacchi formato famiglia”, che nel tempo hanno prodotto un aumento esponenziale degli sprechi alimentari e della produzione di imballaggi, tanto in plastica quanto in carta. Negli ultimi anni si è cominciata a registrare un’inversione di tendenza: la maggiore sensibilità verso i temi ambientali, la consapevolezza dello spreco alimentare, la diffusione della filosofia zero waste e il crescente impegno al riciclo e al riutilizzo hanno spinto un sempre maggior numero di consumatori a riscoprire un modo più “leggero” e sostenibile di fare la spesa. I negozi sfusi o alla spina rappresentano un modo intelligente per contrastare il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti, a fronte di un risparmio che mediamente si aggira intorno al 30% sugli alimentari, ma può raggiungere anche il 70% nel caso dei detersivi. In questi negozi è possibile portare i propri contenitori e flaconi da casa e riempirli con i prodotti preferiti, abbattendo considerevolmente l’utilizzo di packaging inutili: infatti gli imballaggi alimentari rappresentano la gran parte dei rifiuti prodotti nelle nostre case e, in molti casi, non sono ancora riciclabili. Inoltre nascondono un costo doppio: pesano infatti sul prezzo del prodotto all’atto dell’acquisto, e costano successivamente per il loro smaltimento. Fare la spesa alla spina permette poi di acquistare le quantità di cui si ha effettivamente bisogno, riducendo al minimo lo spreco: quante volte siamo stati costretti a comperare l’intero pacco di un prodotto di cui magari ci servivano solo pochi grammi per sperimentare una nuova ricetta? E quanti di noi sono rimasti delusi da un alimento che, dopo essere stato abbandonato in dispensa per mesi, è stato gettato nei rifiuti quasi per intero? Acquistare a peso significa evitare le eccedenze, ma anche concedersi di provare nuovi prodotti in quantità minime e variare più facilmente la nostra dieta e le nostre abitudini. Alla luce di queste considerazioni emergono tutti i vantaggi della “spesa sfusa”, che permette uno stile di vita più sostenibile e ecologico e una maggiore consapevolezza nell’acquisto, senza rinunciare alla qualità e alla sicurezza. Le botteghe sfuse infatti collaborano in larga parte con aziende agricole e realtà produttive locali, soprattutto per l’approvvigionamento degli alimenti freschi come latticini, frutta e verdura, garantendo al consumatore freschezza e trasporti minimi. Inoltre, l’abbattimento dei costi di imballaggio nella filiera sfusa, permette di puntare sulla qualità dei prodotti senza pesare sul portafoglio del consumatore. Sotto il profilo della sicurezza, in particolare alimentare, la domanda più frequente di chi si avvicina a questa modalità di acquisto riguarda l’etichettatura e le indicazioni che normalmente si troverebbero sulle confezioni. Questo dubbio è presto chiarito: i prodotti sfusi vengono sempre venduti provvisti di etichetta, nella quale sono indicati non solo gli ingredienti (compresi gli allergeni), ma anche i valori nutrizionali, la data di scadenza, il peso e l’importo dovuto, nonché tutti quei dettagli (produttore, tipo di agricoltura, tempi di cottura…) utili al consumatore. Informazioni chiare e massima attenzione sono alla base del rapporto di fiducia che si instaura fra il commerciante e i suoi clienti, a vantaggio di un’attività sostenibile che privilegia l’economia locale, di uno stile di vita attento e consapevole, di un’alimentazione sana e varia e di un ridotto impatto ambientale.
Perché il buono è sfuso